Elaborazione_in_coda

Retoriche speculative di persone che hanno poco a che fare con pratiche spirituali. Siate maestri di voi stessi, in ogni momento, anche quando posate la polvere di caffè nella moka. La navigazione su internet ha un processo che ti propone informazioni grazie ad un feedback retro-alimentato, e funziona tutto così. Molte immagini che risiedono nella nostra parte posteriore del cervello si sedimentano anche senza la nostra consapevolezza, il che sembrerebbe non essere un problema sul piano quotidiano. 

Ciò che vedi prima di addormentarti, televisione, amici, lettere di uno scritto che leggi o disparate figure viene messo in ‘coda di elaborazione’ da parte del cervello. Se durante la giornata ti sei riempito di informazioni caotiche e sei saturo certamente tutto il visivo immagazzinato prima del sonno tornerà a galla non prima di una nottata. Questo può avvenire consciamente o inconsciamente e liberi da un giudizio qualitativo sugli input ricevuti possiamo certamente comprendere quanto eravamo saturi di informazioni a seconda del momento in cui esse ci ritornano in mente. 

Il sogno è fisiologico e svegliarsi con la sensazione di non ricordarci cosa abbiamo sognato potrebbe essere sintomo di uno squilibrio nello stile di vita, in primis i ritmi circadiani. L’Organizzazione Mondiale della Sanità prescrive di ‘andare al tempio almeno due volte a settimana’, questo significa nient’altro che liberare la mente e l’unico modo per farlo è meditare. Siamo effettivamente contaminati dal sociale che ci circonda e ci attraversa, contemporaneamente il web è un ammaliante mezzo che ci aiuta ad espandere ciò che desideriamo sognare.