Chiuso in un barattolo trasparente conservo fiori di piante ormai appassite che lentamente rilasciano i loro semi deiscenti, credo ci siano anche un fagiolo ed un oliva già disidratata. Si trova sulla mia scrivania, nell’angolo destro sopra i ritagli dei fogli bianchi che userò per i promemoria e gli appunti usa e getta. Suggella un momento particolare della giornata.
C’è un orario cui corrisponde una precisa altezza del sole, varia durante l’anno e non dura molto. Lo si può percepire perchè qualsiasi cosa ci stia occupando la mente per un attimo viene abbandonata. Ci si distrae senza sapere il perchè, poi si osserva il cielo, fuori dalla finestra oppure semplicemente voltandosi intorno fuori dalle quattro mura, e si osserva la transizione. Né giorno né notte, un momento indefinito che scandisce il naturale tempo delle circostanze.
Quando accade poco prima dell’alba arrivano i sogni, prossimi al tramonto invece appaiono le stelle, affascinanti impulsi elettrici per macchine consapevoli. Per questo ho voluto raccogliere quel momento e l’ho fatto utilizzando un barattolo con il tappo blu, così da avere tutti i sogni e tutte le stelle a portata di mano, lì sulla scrivania. Sono bastati gli occhi per spostarne un po’ li dentro, le mani hanno semplicemente aperto il barattolo ed infilato, poi, una manciata fiori di cui volevo conservare i semi. Ho così suggellato un testimonianza con l’intenzione di farla germinare più avanti con l’arrivo della stagione successiva.